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Chi sono i giovani dell’Area Vasta? Valeria Garbo 4 Agosto 2022
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04.08.2022

Chi sono i giovani dell’Area Vasta?

Quando si mettono le basi per il futuro i dati sono importantissimi. Aiutano ad avere una panoramica chiara del contesto e permettono di delineare le linee guida di una strategia efficace nel tempo.

Lo studio del contesto è un elemento centrale nel progetto PordenoNext: nel corso degli ultimi mesi IRES FVG (l’Istituto di Ricerche Economiche e Social del Friuli Venezia Giulia) ha sviluppato un’analisi quantitativa e un’analisi qualitativa, per individuare tutte le caratteristiche più comuni e peculiari del territorio.

Di seguito alcuni dati interessanti.

Analisi demografica

I giovani rappresentano circa l’11,1% della popolazione degli 8 Comuni dell’Area Vasta Pordenonese considerata: un dato inferiore in termini percentuali rispetto alla media italiana ed europea, ma in linea con quanto rilevato nella Regione Friuli-Venezia Giulia. L’incidenza è rimasta piuttosto stabile negli ultimi 10 anni, ma mostra un netto peggioramento rispetto al 2002.

Da cosa dipende? Le ragioni sono di diverso genere, ma l’invecchiamento della popolazione, la contrazione della natalità e l’emigrazione dei cittadini italiani all’estero sono sicuramente fattori da considerare. I giovani tra i 18 e i 39 anni rappresentano quasi il 50% delle persone dell’Area Vasta che hanno deciso di intraprendere un percorso di vita all’estero, circa 8.700 negli ultimi 20 anni: tra le mete preferite troviamo Regno Unito, Germania, Stati Uniti e Francia.

Istruzione e lavoro

Il numero degli iscritti all’Università residenti in provincia di Pordenone è cresciuto negli ultimi 5 anni, dopo un brusco calo avvenuto tra il 2010 e il 2015. L’Università di Udine è l’ateneo più frequentato, ma sta mostrando un calo continuo nell’ultimo decennio: sempre più giovani prediligono atenei fuori Regione, come Padova, Venezia, Bologna e Milano.

La maggior parte dei laureati tra i 25 e i 49 anni in Provincia risiede nel Comune di Pordenone: un residente su cinque è laureato, quasi il doppio rispetto al resto del territorio.

Il mercato del lavoro negli ultimi dodici anni ha seguito la tendenza dell’intero Nord-Est, mostrando un tasso di occupazione dei giovani però più alto rispetto alla media regionale e nazionale.

La maggior parte dei lavoratori under 30 ha un contratto a tempo determinato oppure lavora part time: solo il 43,5% ha lavorato con continuità (52 settimane retribuite) nel 2020.

Le retribuzioni

La retribuzione media degli under 30 nel 2020 è stata di circa 14mila euro, considerando le diverse categorie di lavoratori. In provincia le retribuzioni più elevate per questa fascia d’età sono quelle degli amministratori, che hanno però registrato redditi pari a circa la metà rispetto agli over 30. A seguire troviamo i dipendenti pubblici e i commercianti.

Le retribuzioni più basse si registrano invece nei casi di lavoro domestico e prestazioni occasionali, dove la componente femminile è largamente maggioritaria (rispettivamente 65% e 78%).

L’imprenditoria giovanile è più elevata nelle ditte individuali, operanti prevalentemente in quattro settori: agricolo, edilizia, commercio e servizi di ristorazione.

I risultati in sintesi

L’analisi del quadro demografico mostra diverse criticità, seppur in misura minore rispetto al resto della Regione Friuli-Venezia Giulia.

La popolazione sta subendo un intenso processo di invecchiamento, che a differenza del passato non è attenuato dai flussi migratori. Questo fattore inciderà in futuro soprattutto a livello di welfare, perché saranno proprio i giovani di oggi a dover sostenere il carico sociale.

La situazione è aggravata da un continuo flusso in uscita in tutta Italia, soprattutto di giovani con titoli di studio elevato; lo stesso conseguimento dei titoli universitari porta sempre più spesso fuori Regione.

La condizione occupazionale dei giovani in provincia di Pordenone è tra le più favorevoli a livello italiano, ma rimane piuttosto bassa se confrontata con il contesto europeo. Le criticità fondamentali riguardano le retribuzioni, le progressioni di carriera (strettamente legate all’età) e le penalizzazioni legate al lavoro precario o alle assunzioni sotto forma di apprendistato.

L’analisi integrale è disponibile a questo link.

Immagine di copertina di Rawpixel